In questi giorni si sta esprimendo grande preoccupazione circa la possibilità del ritorno a quelli che erano, un tempo non troppo lontano, gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG). Il 14 marzo è stata approvata dal Senato, ed ora in discussione alla Camera, il Disegno di Legge “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario” art. 1 comma 16 lettera d AC 4368, che dispone il ricovero dei detenuti nelle Residenze per le Misure di Sicurezza (REMS) come se fossero i vecchi OPG, smentendo la grande riforma che ha chiuso gli OPG con la legge 81/2014 e che vede altri tipi di misure detentive prevedendo un percorso riabilitativo terapeutico individuale.
A tale proposito il 10 aprile a Roma si è svolto il convegno, promosso dall’associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale ANTIGONE, Che fine hanno fatto gli Stati Generali? Carcere e misure alternative: cosa è stato fatto, cosa non è stato fatto, cosa si poteva fare, per discutere, ad un anno dagli Stati Generali dell’Esecuzione Penale, su quanto è stato fatto, quanto non si è fatto e quanto si poteva fare, partendo dall’esito dei lavori dei tavoli tematici, in materia di riforma dell’ordinamento penitenziario.
A seguire, si è riunito il Comitato Nazionale stopOPG e in tale sede si discusso sul Disegno di Legge e circa l’impatto della riapertura degli OPG. Qui si è indetta una staffetta del digiuno con lo scopo di ottenere lo stralcio delle norme che porterebbero alla riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Tale staffetta, iniziata il 12 aprile, ha trovato consenso da diverse figure, tra cui politici, psichiatri e giornalisti, con la speranza di impedire l’approvazione della legge anche alla Camera. Per aderire alla staffetta del digiuno scrivere all’indirizzo redazione@stopopg.it nome e cognome, città, ev. associazione di appartenenza, ev. incarico-professione.
Video integrale del convegno, Roma, 10 aprile 2017: