
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Abbiamo conosciuto F. al campo di Amatrice il 6 settembre 2016 a seguito di una segnalazione e richiesta di intervento pervenuta al Gruppo Umana Solidarietà da parte del consolato di Albania. Al nostro arrivo abbiamo capito subito che le sue condizioni di salute erano allarmanti perché aveva una grave ferita alla gamba che stava andando in cancrena. Si era ferito la notte del terremoto mentre portava al sicuro una sua vicina di casa anziana, dopo aver tirato fuori dalle macerie altre 8 persone. La notte del 24 agosto è stato portato all’ospedale di Rieti dove è stato medicato. Tuttavia, non è stato ricoverato ed è tornato a vivere al campo di Amatrice in condizioni igienico-sanitarie molto precarie. Allertato il medico del campo della grave situazione si è deciso per un ricovero a San Benedetto del Tronto, dove sono riusciti a curare la sua ferita salvandogli la gamba. A seguito del terremoto, inoltre, la moglie ha perso il lavoro e in famiglia non hanno alcuna sussistenza economica: i pochi risparmi che avevano erano in casa ma a seguito del crollo non sono riusciti a recuperarli. Al momento la famiglia vive a San Benedetto del Tronto in un appartamento e percepisce un “assegno di autonoma sistemazione” per pagare l’affitto.