«La strada che abbiamo davanti è lunga. Essa è ingombra di miti, segreti e vergogna. Poche sono le famiglie che non avranno un incontro con i disturbi mentali o che non avranno bisogno di assistenza e cura in un periodo difficile. Eppure, noi fingiamo di non sapere o evitiamo intenzionalmente di prendere in considerazione questo fatto. […] Non sappiamo quante sono le persone che oggi non ricevono l’aiuto di cui hanno bisogno – un aiuto che è disponibile, un aiuto che può essere ottenuto ad un costo non elevato. […] Non abbiamo fatto abbastanza per affrontare i disturbi mentali e cerebrali. Non riconoscendo questa realtà, noi perpetuiamo un circolo vizioso di ignoranza, sofferenza, privazione e persino morte. Noi abbiamo la capacità – dentro di noi – di fronteggiare la nuova sfida. […] La semplice verità è che noi abbiamo i mezzi per trattare molti disturbi. Noi abbiamo i mezzi e le conoscenze scientifiche per aiutare le persone nella loro sofferenza. I governi sono stati negligenti in quanto non hanno fornito strumenti adeguati di trattamento alla loro gente. E la gente ha continuato a discriminare coloro che soffrono di questi disturbi. Le violazioni dei diritti umani negli ospedali psichiatrici, l’insufficiente disponibilità di servizi di salute mentale nella comunità, gli schemi di assicurazione iniqui e le pratiche di impiego discriminatorie sono soltanto alcuni esempi. Per caso o per volontà, noi siamo tutti responsabili di questa situazione, oggi. […] Consideriamo questa giornata un’opportunità ed una sfida. Una giornata per riflettere su ciò che rimane da fare e su come possiamo farlo. Usiamo questa giornata e le settimane a venire per fare il punto e per promuovere da un lato nuove politiche e dall’altro nuovi atteggiamenti. […] Il secolo scorso ha visto cambiamenti spettacolari nel modo in cui viviamo e pensiamo. […] Ciò che ci serve è concentrare l’attenzione su questo aspetto come una priorità assoluta. […] Il nostro impegno è: Salute mentale: contro il pregiudizio, il coraggio delle cure.» Ginevra, 7 aprile 2001
Richiamando il messaggio dell’allora Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Gro Harlem Brundtland, e la sua attualità a 16 anni dall’appello, l’Associazione 180amici L’Aquila si trova, purtroppo, ad evidenziare il peggioramento degli interventi dei Servizi di Salute Mentale e dell’accessibilità agli stessi. La carenza di personale, la diffusa precarietà degli operatori, le pratiche ancora troppo centrate sull’ospedalizzazione, le questioni del diritto alla cura e della libertà, il preoccupante aumento del numero dei trattamenti sanitari obbligatori, evidenziano sempre di più la necessità di porre attenzione al sistema dei Servizi Territoriali. Riteniamo doverosa l’elaborazione di una strategia, di un piano straordinario per la Salute Mentale, che possa permettere ai cittadini di affrontare i disagi alla base delle sofferenze psichiche, conseguenti anche al trauma del sisma del 2009.
Su nostra proposta, è stato convocato venerdì 13 ottobre alle ore 15:30 un Consiglio Comunale Straordinario per la Giornata Mondiale della Salute Mentale.