Campotosto e frazioni, 31 agosto – 2 settembre
Il programma completo
Venerdì 31 agosto – Campotosto, Struttura ANA
- Ore 17. Tavola rotonda* “Campotosto post-sisma: salute e salute mentale di comunità”
- Ore 20:30. Spettacolo teatrale “Il piccolo principe 2.0” liberamente ispirato a “Il piccolo principe” di A. de Saint Exupéry, con la Compagnia La Pazza Idea (Coop. Voloalto – Battipaglia), regia di Rodolfo Fornario
Sabato 1 settembre
- Ore 11. Tavola rotonda* “Il terremoto non distrugge la creatività umana ma la stimola” – Campotosto, Struttura ANA
- Ore 15:30. La sposa pojana: appuntamento con la tradizione. Corteo della sposa, balli popolari e rinfresco – Poggio Cancelli
Domenica 2 settembre – Campotosto, Struttura ANA
- Ore 10. Mercato dei creativi
- Ore 15:30. Proiezione del film “C’era una volta la città dei matti”
- Ore 15:30 – 18:30. Ludovan di Emergency con lavoratori creativi e di lettura e giochi
- Ore 18:30. Presentazione del libro “Sporca chimera” di Carina Spurio
- Ore 19:30. Il Coro Alpino “Quelli della montagna” di Tornimparte presenta: “La Grande Guerra ’15-’18 attraverso i canti degli Alpini: ricordi ed emozioni per non dimenticare”
- Ore 21:30. Lallo Circosta ospite della Festa della Creatività
- Ore 22:30. “Breakin the summer”: Leonardo Angelucci e il suo complesso, con interventi a cura di Fabio Morici
Nelle giornate di venerdì e domenica verranno allestiti laboratori e mostre presso la Struttura ANA di Campotosto.
* sono stati invitati ad intervenire: le Municipalità di L’Aquila e Campotosto, la Regione Abruzzo, il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, la ASL 1 Avezzano – Sulmona – L’Aquila (Distretto Sanitario di Base, Dipartimento di Salute Mentale), la Protezione Civile Regione Abruzzo, l’Ordine Professioni Infermieristiche L’Aquila, la CGIL L’Aquila, gli esperti Mario Reali e Ofelia Altomare, i rappresentanti delle Associazioni proponenti.
La storia
La Festa della Creatività è un evento ideato da Vittorio Cei nel 1999 ed è un’iniziativa che ha lo scopo di promuovere la creatività intesa non solo come produzione di opere d’arte e oggetti o soluzioni, ma soprattutto come relazioni umane fondate sull’empatia, sulla comunicazione e valorizzazione di emozioni profonde e universali. È contemporaneamente un evento formativo (con tavole rotonde, seminari e dibattiti), una rassegna di spettacoli (teatro, cinema, musica, danza, ecc.), una mostra di opere e prodotti di ogni tipo (pittura, scultura, artigianato, industria, agro-alimentari ecc.), una serie di laboratori dal vivo e workshop su tecniche innovative in diversi settori (arte, attività sociali, riabilitazione psico-sociale ecc.).
Tuttavia, il termine “creatività” è abbastanza recente: nel passato si parlava di “creazione” e ci si riferiva esclusivamente all’atto di creare qualcosa dal nulla. Ovviamente era una prerogativa esclusiva della Divinità, anche i più grandi artisti non osavano definirsi “creativi”. Soltanto nel secolo scorso si è cominciato a parlare di “creatività” come di una capacità umana ed era comunque considerata, all’inizio, una prerogativa di pittori, scultori, musicisti, scrittori, poeti, attori… Poi gli psicologi (tra cui l’insigne pediatra e psicoanalista Donald Woods Winnicott) hanno cominciato ad evidenziare che esiste anche una creatività che appartiene a tutti gli esseri umani: la creatività umana è qualcosa di profondo e importante, non necessariamente correlata alla produzione di oggetti o alla soluzione di problemi. Non è un tratto del carattere e non richiede necessariamente un talento, una cultura o un’abilità tecnica. E non comporta sempre la produzione di un oggetto concreto. È soprattutto “una relazione empatica in cui la percezione e la comunicazione di emozioni umane profonde hanno un ruolo centrale… Senza di esso non può esserci vera creatività, né un prodotto positivo, né arte” (V. Cei “Libera la tua Creatività”). La vera creatività umana deve quindi intendersi non solo come la capacità di dare vita ad opere d’arte o di produrre comunque un oggetto espressivo, nuovo od utile, ma anche come la capacità di vivere e comunicare empaticamente emozioni profonde e di valenza universale. In tal senso è creatività ogni oggetto o comportamento o ogni altra libera espressione creati dall’essere umano nell’ambito di un rapporto empatico con il mondo esterno. Purtroppo, sia a livello familiare sia nel mondo della scuola e del lavoro, la creatività degli individui viene nella gran parte dei casi sottoposta ad una serie di stimoli che, anziché svilupparla, contribuiscono di fatto a inibirla fino ad atrofizzarla del tutto. I danni, le perdite, le occasioni mancate sono enormi. Per i singoli, i gruppi e la comunità tutta. E si tratta sia di danni materiali, economici, di livello rilevante, sia di danni “spirituali”, meno vistosi ma molto profondi e altrettanto se non ancora più significativi.
A differenza di ciò che si potrebbe comunemente pensare, va detto che la crisi non distrugge la creatività, ma può stimolarla, e, d’altro canto, la creatività stessa aiuta a superare la crisi. Anche le crisi, persino quelle economiche, possono avere il loro lato positivo. La crisi attuale ha determinato lo sviluppo di una serie di iniziative fondate sulla collaborazione e sulla reciprocità tra persone diverse. Come le crisi, così tutte le calamità naturali, terremoto compreso. L’Associazione Italiana per la Creatività (AIC) ha dimostrato con varie iniziative in occasione del terremoto di L’Aquila del 2009 che “il sisma può distruggere case, vite umane, opere d’arte, ma non riesce a distruggere la creatività umana” (Vittorio Cei). Anzi, questa può addirittura uscire più attiva e più efficace da un terribile evento sismico. “È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato” (Albert Einstein).
Nel 2009, a seguito del sisma che ha colpito la nostra città, l’AIC ha “regalato” la Festa della Creatività a L’Aquila: l’evento dal tema “Il terremoto non distrugge la creatività umana, ma la stimola” si è svolto il 16 luglio, a esattamente 100 giorni dal terremoto, presso la Villa Comunale (zona ai confini della zona rossa in periodo di piena emergenza) e ha proposto, dalle nove di mattina fino a notte fonda, conferenze, tavole rotonde, dibattiti, spettacoli, mostre e workshop. L’obiettivo era quello di promuovere la creatività umana intesa come strumento fondamentale del benessere psicofisico, del progresso, dello sviluppo culturale e dell’integrazione tra le diversità, e come fattore chiave per la ricerca di soluzioni efficaci per risolvere le crisi attuali, da quella economica mondiale a quella sociale a quelle causate dalla distruttività del terremoto. Testimonial della Festa e beneficiario del Premio per la Creatività è stato Simone Cristicchi, cantautore attore teatrale e scrittore da sempre attento ai temi del sociale e della salute mentale.
L’edizione successiva è stata un evento di carattere nazionale promosso nel 2014 a L’Aquila dall’Associazione 180amici nell’ambito del progetto “L’Aquila Fenice – Giovani proposte creative” (realizzato con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direttiva L.266/1991) in collaborazione con l’Associazione Italiana per la Creatività. Il progetto si proponeva di promuovere la creatività giovanile per favorire un maggior protagonismo sociale tra i ragazzi e prevenire situazioni di disagio sociale e mentale legate a un contesto complesso. Gli obiettivi specifici riguardavano l’espressione della creatività, dell’immaginazione e del talento, la promozione delle diverse forme di espressione artistica, di linguaggi eterogenei, valorizzati anche mediante l’utilizzo delle tecnologie, la promozione di capacità propositive e di innovazione dei giovani nel campo della cultura, della musica, del cinema, del teatro, dell’arte. I destinatari erano ragazzi di età compresa tra i 15 e i 25 anni e persone che hanno vissuto esperienze di malattia mentale o situazioni di disagio. Sono stati attivati tre laboratori: Fotografia e Video Digitale, Danzaterapia, Tecnico Luci e Suono. Nel corso dei laboratori, i partecipanti sono stati coinvolti nell’organizzazione della Festa della Creatività, protagonisti sia per gli aspetti tecnici, sia per ciò che riguarda la produzione artistica. In questo modo la Festa della Creatività è stato il culmine di un percorso condiviso con il contesto territoriale nel quale si è realizzata. Testimonial di questa edizione e Premio per la Creatività è stato Claudio Bisio.
Alla fine di giugno 2016, sempre a L’Aquila, l’Associazione 180amici ha promosso una nuova edizione della Festa della Creatività (la terza aquilana) in collaborazione con molte realtà culturali locali. Due giorni di dibatti e spettacoli, nel corso dei quali è stato premiato Miloud Oukili, l’artista francese che ha istituito negli anni ’90 a Bucarest la fondazione PARADA dedicata al recupero dei bambini e dei ragazzi che vivono nei sotterranei della città.
In seguito ai forti terremoti che hanno colpito il Centro Italia tra il 2016 e il 2017 (24 agosto, 31 ottobre, 18 gennaio) la 180amici e l’AIC hanno deciso di portare la Festa della Creatività nei territori del cratere, con lo scopo di favorire una partecipazione attiva della cittadinanza e di coinvolgere le risorse locali (popolazione, Istituzioni, Associazioni) nei workshop creativi (realizzati all’interno delle scuole e nei luoghi in cui sono ospitati gli sfollati) prima e nell’organizzazione della manifestazione poi, recuperando la memoria pre-sisma e stimolando e valorizzando la creatività. L’iniziativa si è svolta il 24 e 25 giugno 2017 tra i centri Roccafluvione e Gualdo di Macerata e ha visto la premiazione dell’attore e regista teatrale triestino Claudio Misculin, fondatore, nel 1992, del gruppo teatrale l’Accademia della Follia, a partire da un progetto nato all’interno dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste nel 1976, e che calca, da allora, i palcoscenici italiani con la sua compagnia formata da “attori a rischio”.
Sulla scia della valenza che la Festa ha avuto nella scorsa edizione così come in quella del 2009, l’Associazione 180amici propone di realizzarne la quinta edizione a Campotosto e frazioni, dove è attiva con iniziative di servizi alla persona e ricostruzione psico-sociale dal dicembre 2017. Questo territorio, fortemente colpito dal sisma di gennaio 2017, si ritrova ad essere isolato non solo dal Capoluogo ma anche dai centri abitati limitrofi e la situazione, sia dal punto di vista della ricostruzione che dal punto di vista “umano”, è tutt’altro che semplice. Si è pensato quindi, in conclusione dei lavori avviati sul territorio dalla nostra Associazione, di realizzare qui questa iniziativa, anche per riaccendere i riflettori su quello che è un meraviglioso territorio del circondario aquilano, con immense potenzialità, ma che viene spesso dimenticato. La quinta edizione della Festa della Creatività si svolgerà, dunque, a Campotosto e frazioni dal 31 agosto al 2 settembre 2018 e avrà come tema quello della creatività intesa come contatto con il mondo in contrasto all’isolamento. La manifestazione sarà organizzata in collaborazione con le Associazioni locali: ARP – Associazione Radici Pojane, Campotosto e frazioni ONLUS, Pro Loco Campotosto, A.N.A. Sezione “Abruzzi” Gruppo di Campotosto. Come per le passate edizioni, verranno organizzati dibattiti e tavole rotonde, esposizioni dei laboratori che si sono tenuti durante l’anno, ma anche workshop sul momento, mostre dei prodotti artigianali ed agro-alimentari locali e, per dar spazio alle tradizioni popolari, nella giornata centrale ci sarà nella frazione di Poggio Cancelli la rievocazione storica della “sposa pojana”. Come da tradizione, verrà premiato durante la tre giorni un artista o un personaggio di rilievo che si è contraddistinto nella creatività e nel sociale, con particolare attenzione ai territori interessati.